Avere un sito responsive? E’ questione di educazione!

Wet Strategies(1) sito responsive

Avere un sito web responsive oggi non è soltanto utile dal punto di vista strategico e di marketing. E’ soprattutto una questione di educazione verso il tuo lettore. Leggi oltre che ti spiego perché.

Pochi giorni fa, spostandomi per Milano con i mezzi, guardavo i passeggeri intorno a me, con grande invidia.
Invidia, mi dirai tu? Eddeche???
Del fatto che riuscissero a guardare il loro smartphone senza dover indossare gli occhiali!
Sul tram saremo stati circa una cinquantina di persone, 40 delle quali erano immerse con il naso infilato nel telefonino, una mano attaccata per non cadere, l’altra reggeva l’oggetto.

sito non responsive 1
si,si, purtroppo anche il conducente…

E io, perché non lo consultavo? Un po’ per curiosità, mi piace godermi il viaggio, un po’ perché senza occhiali per leggere non vedo una beata mazza!!

Si, si, ormai soccecata!! e senza le mie fidate lenti non vedo più nulla, non leggo il giornale, e nemmeno vedo nitidamente lo schermo del Pc (a meno di metterlo ad un paio di metri di distanza da me… sic).

Questo fatto mi ha portato ad avere una percezione diversa del mondo “vicino e piccolo”. Ed è qui che il tutto si ricollega al tuo bellissimo ed interessantissimo sito web, maledettamente non responsive!

Io ci capito sopra perché me lo hai segnalato, (difficilmente ci arrivo tramite i motori di ricerca se sono su smartphone, poi ti spiego perché) oppure perché l’hai condiviso sui tuoi canali social (giustissimo comportamento)e…. TA DAAAA…. il buio più totale.

sito non responsive
questo è uno screen shot del mio smartphone senza occhiali!

Questo è ciò che vedo… Grrrrr.
La rabbia mi assale e la prima cosa che mi viene da fare è mandarti a ranare, ma poi mi dico, va beh, metto gli occhiali, ma la situazione cambia poco.

Ingrandisci di qui, allarga di là, sposta su, sposta giù, tempo qualche secondo mi sono già rotta le scatole chiudo e ci rinuncio. E questo a prescindere dal fatto che abbia o meno indossato i miei secondi occhi, e a prescindere dal fatto che il tuo contenuto possa o meno essere il più figo, interessante, unico, irripetibile o la schifezza delle schifezze!

Un sito responsive: perché?

Mi rendo conto che il mio racconto possa non essere troppo convincente.
Ed è giusto, chi sono io? Un emerita sconosciuta che esprime una sua opinione. Bene, allora parliamo di numeri.
Considerando il mio pessimo rapporto con questo elemento, cito chi di cifre si intende maggiormente.
Attento a ciò che scrive Luca Borghi, in questo articolo

Alcuni dati

    1. L’80% degli utenti possiede uno smartphone e questa cifra è destinata ad aumentare.
    2. 22 milioni di italiani, di un’età compresa tra i 18 e 74 anni, ogni mese accedono alla rete da dispositivi mobili (Smartphone e Tablet): essi sono pari alla metà della popolazione italiana totale.
    3. Durante la nostra navigazione giornaliera, per più del 70% del tempo utilizziamo dispositivi mobile. Per i giovani tra i 18 e i 24 anni la percentuale è dell’85%, sopra i 55 anni siamo sopra il 50%.
    4. Le applicazioni su mobile occupano l’89% del tempo che spendiamo su device mobili.
    5. L’83% degli utenti ritiene assolutamente necessario il concetto di continuità su tutti i dispositivi.
    6. Il 68% delle aziende hanno integrato il mobile marketing nella loro strategia di marketing.
    7. Il 48% dei consumatori inizia una ricerca da mobile utilizzando un motore di ricerca.
    8. Il 57% degli utenti sconsiglia un’azienda se il suo sito web mobile non è fruibile in modo ottimale.
    9. L’apertura di email da mobile è cresciuta del 180% negli ultimi tre anni.

Fonte Luca Borghi, il futuro del Marketing è nel mobile

Come vedi il mondo del web ormai gira attorno al piccolo dispositivo che solo pochi considerano solo un telefono.
Guarda la penultima percentuale:

Il 57% degli utenti sconsiglia un’azienda se il suo sito web mobile non è fruibile in modo ottimale.

Pensa: se più della metà delle persone non consiglia un sito (già responsive) perché non è “ben fruibile”, quante persone lo farebbero per un sito che non è neanche responsive?
Oggi una vetrina on line che non sia rispettosa degli usi dei suoi lettori, è considerata poco curata, sciatta, vecchia, non adatta.
E se il tuo biglietto da visita in rete è questo, pochi saranno coloro che avranno voglia di approfondire la tua conoscenza.

Cerco di farti un paragone con il mondo reale (perché alla fin fine la rete non è diversa).

Due ristoranti sulla stessa via.
Il locale 1 ha le vetrine pulite, sulla porta il menù ben descritto, i prezzi ben in vista e la possibilità di prenotare on line (però si mangia malino, ma non lo sai).
Il locale 2 ha le vetrine sporche, nessun menù sulla porta e se telefoni il più delle volte non risponde nessuno. Ma si mangia davvero bene!(ma anche di questo non lo sai), quale proverai?

Quante persone credi avranno la voglia di assaggiare (e quindi di tornare a visitare) la cucina del ristorante 2 rispetto al ristorante 1?

On line è la stessa cosa.

Il tempo e la cura delle esigenze delle persone è fondamentale per la tua attività, reale come sul web. Esattamente come è prezioso il tuo tempo (a proposito grazie perché ne stai dedicando un po’ anche a me).

Se per leggere un tuo contenuto (come un articolo di un blog) io devo impiegare il doppio del tempo, perché devo continuamente spostare lo schermo per ingrandirlo, portarlo a destra e sinistra, non lo leggo e basta e se al suo interno ci fosse la possibilità di iscrivermi ad una newsletter non mi iscrivo!
Peggio ancora se il sito di cui stiamo parlando è un e-commerce! Un negozio virtuale non guardabile da smartphone e chi lo trova?? e chi ci compra qualcosa??
Vendi mangimi per cani e gatti: come fanno le persone a leggere cosa c’è dentro?? No dai!
Certo per queste realtà non basta essere responsive, serve altro.
Ad esempio potresti seguire i consigli che trovi in questo ottimo articolo di Francesco Ambrosino:  a cosa serve il blog per un e-commerce?

Da un punto di vista commerciale, avere un sito non responsive è peggio che non averlo! E’ un azzardo questa mia affermazione? Forse.
Ma io preferisco non avere una vetrina, piuttosto che averne una che mi rappresenta peggio di ciò che sono.

Posso sempre compensare l’assenza di un sito con mezzi di comunicazione che sono studiati apposta per essere responsive: i social per esempio.
Esistono delle App anche per aprire degli e-commerce su Facebook, lo sapevi?
A proposito di aziende e social, ti consiglio di leggere questo articolo di Giovanna Di Troia che ti spiega perché un’azienda non può NON essere sui social oggi.

Se non hai un sito, fallo responsive: quali vantaggi?

Se hai deciso di aprire un blog (l’unico sito che io considero davvero utile nella comunicazione odierna, associato ad un e-commerce, o che racconti la propria attività lavorativa, poco importa, ma non esiste altra soluzione a mio modesto parere, se si vuole davvero far capire di che pasta si è fatti nel proprio lavoro)i vantaggi del farlo consultabile anche su dispositivi mobili, sono molteplici:

  • Il posizionamento sui motori di ricerca: Google, valuta in modo più positivo un sito responsive, rispetto ad uno non responsive.
    Inoltre, il fatto che la maggior parte delle ricerche avvenga attraverso il mobile, fa si che si sia creata una “indicizzazione parallela” fatta apposta per questi dispositivi, per cui un sito non responsive, viene fortemente penalizzato all’interno di questo sistema. (O più semplicemente non viene proprio fatto trovare)
  • Minor tasso di abbandono del sito: un utente che arriva su un sito non responsive lo abbandona quasi subito per andare su uno concorrente.
  • Vantaggio economico: fare un sito responsive non costa più di uno non responsive.

Hai già un sito, perché dovresti trasformarlo in uno responsive?

Oltre ai vantaggi che ti ho già elencato precedentemente, ti faccio una ulteriore considerazione.
Se hai un sito, significa che sei già consapevole dei vantaggi che possono derivare dalla tua presenza on line.
Potresti dirmi che non hai ottenuto i risultati che pensavi, e quindi non vuoi investire altri soldi.
Ma questo potrebbe essere legato a degli errori di strategia di comunicazione, oppure al fatto che il tuo sito non è raggiungibile dalla maggior parte delle persone.

E quindi se hai un sito non mobile, questo potrebbe essere uno dei motivi per cui non ottieni risultati.

Ma siamo sicuri che se ho un sito non responsive la gente non mi trova?

Questa è un’altra domanda che mi sento fare piuttosto spesso dai colleghi veterinari (e non soltanto in realtà).
Se torni a leggere l’articolo che ti ho linkato più su di Giovanna, vedrai che al suo interno c’è scritta una cosa molto importante:

quasi 2,8 miliardi di  persone in tutto il mondo usa i social media almeno una volta al mese di cui oltre il 91% accede da mobile. E l’uso dei social è aumentato del 21% con quasi 482 milioni di nuovi utenti durante il 2016.   Giovanna di Troia

Social, mobile, azienda e marketing (e quindi anche marketing veterinario), ormai sono realtà interconnesse l’una all’altra.
Se un tuo cliente (o futuro tale) è su Facebook ed inciampa in un tuo post in cui hai linkato un tuo articolo o un tuo prodotto dal tuo sito non mobile, quel contenuto andrà perso!
Perché il tuo cliente non riuscirà o non vorrà leggerlo.
Come scritto sopra, il 91% delle persone consulta i social attraverso il mobile!!! Cosa pensi che facciano: “ahhh aspetta, questo sito non è leggibile sul cellulare, adesso vado a vederlo sul pc!”

Risorse, soldi, tempo sprecato per te che hai creato il contenuto e per l’utente che avrà un pessimo ricordo della sua navigazione nel tuo sito!

Come trasformare il tuo sito in uno responsive?

Questa domanda ha una risposta semplice.
Per poterlo fare, devi affidarti a professionisti. Web master che rifacciano il look al tuo sito.
In questo modo avrai anche la possibilità di rivalutare tutto lo scheletro, l’impalcatura dei tuoi contenuti e farli rivalutare anche da un punto di vista Seo (quindi per i motori di ricerca, per pensare di essere lì dove le persone ti cercano).
In questo campo non può esistere il fai da te!
Non ne conosci? Nessun problema, contattami ne conosco di molto capaci e seri! E se pensi di aver bisogno di uno sguardo anche alla tua strategia di comunicazione per veterinari, possiamo parlarne insieme!

Ma adesso tocca a te! Dimmi perché ti ostini a non voler trasformare il tuo sito in un utilissimo sito responsive?

L’immagine di copertina è  il bassotto responsive Ronnie di proprietà di Valentina Baldon, blogger esperta in blogging e visual storytelling. Leggi da qui Valentina Baldon.

2 pensieri su “Avere un sito responsive? E’ questione di educazione!

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